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Presentato il Rapporto Immigrazione 2023

È stato presentato a Roma il XXXII Rapporto Immigrazione 2023, un’iniziativa promossa da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. Al 1° gennaio 2023 le stime dell’ISTAT indicano la presenza di 5.050.257 cittadini stranieri residenti in Italia, in lieve aumento rispetto all’anno precedente.

I dati indicano che il mercato del lavoro italiano nel primo trimestre del 2023 è caratterizzato da una fase di ripresa, con una crescita costante degli occupati, con un aumento del 2,4% tra il 2021 e il 2022. Un aspetto interessante riguarda i lavoratori stranieri in Italia. Per coloro che non provengono da paesi dell’Unione Europea, il tasso di occupazione è leggermente inferiore alla media generale, attestandosi al 59,2%. Il tasso di inattività ha subito un modesto aumento (+0,6%), ma il tasso di disoccupazione ha seguito la tendenza generale di diminuzione.

I settori che hanno registrato un aumento occupazionale più marcato sono il Turismo e la Ristorazione (+16,8%, con un notevole +35,7% per i lavoratori non-UE) e le Costruzioni (+8,4%, che sale al +13,8% per i lavoratori non-UE). Tuttavia, nel 2022, la maggior presenza di lavoratori stranieri si è riscontrata nell’Agricoltura (39,2% del totale), seguita dalle Costruzioni (30,1%) e dall’Industria (22,1%).

Le nazionalità che hanno registrato gli aumenti occupazionali più significativi tra il 2021 e il 2022 sono state l’albanese, la marocchina e la cinese, con incrementi compresi tra il 7,1% e il 17,7%. Tuttavia, alcune nazionalità mantengono tassi occupazionali più elevati della media non-UE (59,2%), come filippini, peruviani, cinesi e ucraini, tutti con tassi intorno al 65%. Al contrario, i cittadini del Marocco, della Nigeria e del Pakistan hanno tassi occupazionali inferiori.

Per saperne di più: https://www.caritas.it/wp-content/uploads/sites/2/2023/10/Rapporto-Immigrazione-2023-Sintesi.pdf