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comunicazione | 14 Giugno 2023 | 0 Comments

Contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura: l’Helpdesk anticaporalato al Consiglio Territoriale per l’Immigrazione indetto dalla Prefettura Bat

Mercoledì 7 giugno 2023 si è tenuto, nella sede della Prefettura di Barletta, l’evento di lancio del Progetto SPrInt2, Strategie, PRogrammi innovativi, INTerventi multistakeholder per rilanciare il tema del contrasto ed emersione dallo sfruttamento lavorativo in agricoltura.

Il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione ha rappresentato un momento di presentazione e condivisione degli obiettivi e delle attività delle progettualità in corso che operano sul territorio provinciale. Le azioni integrate previste dal progetto renderanno la governance capace di analizzare, leggere, comprendere e interpretare l’evoluzione del fenomeno migratorio e in particolare del fenomeno dello sfruttamento lavorativo e caporalato, introducendo strategie efficaci in risposta ai bisogni emergenti del territorio. In linea con l’asse strategico “Prevenzione” del Piano d’Azione per il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato 20-22, il progetto contribuirà a migliorare la capacità di anticipazione, da parte degli stakeholders pubblici e privati, dei problemi che favoriscono l’insorgere di situazioni di sfruttamento lavorativo.

I referenti dei progetti in corso nei territori pugliesi si sono confrontati sulla necessità di sviluppare conoscenza e consapevolezza sul fenomeno dello sfruttamento lavorativo e sulla presenza di insediamenti informali legati ai lavoratori stagionali in base alla stagionalità dei raccolti. In questa prospettiva, come evidenziato dai referenti regionali presenti per l’occasione, si colloca l’operato dell’Helpdesk interistituzionale Anticaporalato, che, attivo dal 15 giugno 2021, mira a prevenire e contrastare il fenomeno dello sfruttamento in agricoltura fornendo ai cittadini di Paesi Terzi, supporto in ambito legale, sindacale, amministrativo e giuslavorista. Nelle cinque regioni del Sud, nei territori, nei centri d’accogleinza e nelle città in cui è più numerosa la presenza di lavoratori stranieri, gli operatori del servizio hanno consolidato attività di outreach affinché si possa espandere, tra i potenziali beneficiari, una concreta conoscenza del servizio che favorisca l’integrazione socio-lavorativa