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comunicazione | 12 Giugno 2025 | 0 Comments

Dalla vulnerabilità alla psicopatologia: esperienze sul campo e prospettive di intervento

Si è svolto lo scorso 3 giugno il focus group dal titolo “Abitare i confini: dalla vulnerabilità alla psicopatologia”, che ha registrato un’ampia partecipazione, con oltre 160 presenze tra rappresentanti istituzionali, professionisti del settore socio-sanitario, accademici e referenti di associazioni provenienti da diverse regioni italiane.

L’iniziativa ha rappresentato un’importante occasione di confronto interdisciplinare, finalizzata ad approfondire le molteplici implicazioni del concetto di “confine”, inteso sia nella sua dimensione psicologica che in quella sociale e relazionale. Il format ha favorito un dialogo strutturato tra partecipanti e relatori, incentivando lo scambio di esperienze, saperi e prospettive operative.

Particolare rilievo è stato dato al contributo di numerosi relatori che hanno condiviso con i presenti esperienze professionali maturate sul campo, in particolare all’interno di insediamenti informali, contesti di marginalità estrema e ghetti, luoghi in cui la vulnerabilità si manifesta in forme complesse e spesso cronicizzate. Le testimonianze dirette hanno arricchito il dibattito, offrendo uno sguardo concreto sulle criticità e sulle risorse presenti nei territori, e mettendo in evidenza l’importanza di un approccio integrato e sensibile alle dinamiche locali.

I lavori hanno approfondito le condizioni di vulnerabilità che attraversano vari ambiti del vivere individuale e collettivo, nonché i possibili sviluppi psicopatologici che ne possono derivare. Il focus group ha permesso di sottolineare la necessità di costruire risposte sistemiche e multidisciplinari, capaci di intercettare precocemente il disagio e di promuovere processi di accompagnamento e inclusione.

Tra i principali esiti emersi, si segnala la volontà condivisa di delineare nuove traiettorie di intervento, fondate sull’ascolto dei vissuti, sul rafforzamento delle reti territoriali e sulla collaborazione tra enti pubblici, servizi, università e realtà del terzo settore.

L’iniziativa si inserisce all’interno di un percorso più ampio di riflessione e formazione, volto alla promozione di politiche e pratiche di cura attente alle trasformazioni sociali in atto e ai bisogni emergenti delle persone e delle comunità.